Il Trekking Asinara Walking Safari è un’escursione guidata a piedi nel Parco Nazionale dell’Asinara, dedicata a tutte le persone appassionate di natura e fotografia. Durante l’escursione verranno trattati diversi temi riguardanti la Storia e la Biodiversità dell’Isola Parco. L’Asinara presenta una forma stretta e allungata percorsa da una strada in cemento per una lunghezza di circa 25 km, seguendo la quale è possibile incontrare i principali ambienti dell’isola, osservare le specie più caratteristiche e i principali nuclei urbanizzati: Fornelli, Campu Perdu, La Reale, Trabuccato e Cala d’Oliva. A questa strada principale sono collegate delle strade sterrate che conducono verso centri secondari, quali Santa Maria, Tumbarino, Elighe Mannu e Punta dello Scorno.
Da queste dipartono numerosissimi sentieri, utilizzati in passato per attività prevalentemente pastorali, che ora costituiscono un’ottima risorsa per le attività escursionistiche all'Asinara e per la scoperta delle aree più selvagge ed incontaminate dell’isola.
Durante tutte le escursioni, le guide esperte vi forniranno una ricca quantità di informazioni sulla biodiversità, la geomorfologia e la storia dell’Isola Parco, avvalendosi anche di materiale informativo e didattico.
Dal pontile d’arrivo e dal piazzale antistante il Centro Visita di Fornelli, subito sulla sinistra seguendo l’indicazione di Punta Salippi verso ovest, inizia la strada sterrata del Sentiero dell’Acqua. L’acqua nelle sue varie espressioni, quella del mare, quella dolce di collina, gli stagni salmastri costieri, i ponticelli, i pozzi, gli abbeveratoi, le sorgenti, le piccole dighe, i serbatoi e le infrastrutture tecnologiche, accompagneranno tutto il facile percorso accessibile a tutti, percorribile a piedi e in bicicletta senza grandi sforzi.
Quasi ad un terzo del percorso, la Postazione di Punta Salippi, vecchia struttura di guardia oggi recuperata al suo colore originale, che può essere un ottimo punto di sosta per un bagno o per una escursione in canoa nelle acque dello stretto passaggio di Fornelli. Continuando il percorso si incontra il mare di fuori e poi, dopo una breve salita, la diga in terra che raccoglie le acque del massiccio granitico del Castellaccio, le strutture di acquedotto e infine il carcere di Fornelli. Nella piana è presente anche una chiesetta con cupola emisferica ormai crollata ed un recinto quadrangolare che individua un piccolo cimitero, uniche tracce rimaste del campo di prigionia della Prima Guerra Mondiale.
Lunghezza 6.9 Km Dislivello 42 m Tempo 1h 45’ Ciclabilità 100%
Difficoltà: Facile
Proseguendo dal molo sulla strada cementata verso il carcere di Fornelli, ci si incammina per il Sentiero del Castellaccio, struttura medioevale diroccata che domina la piana e tutto lo stretto di Fornelli. Oltrepassato il carcere, la strada prosegue in leggera salita tra strutture dismesse dell’amministrazione carceraria: garitte, vecchie strutture sportive, alloggi per agenti, lavanderia, abbeveratoi.
Alla sommità della breve salita, dopo circa due chilometri dalla partenza, nei pressi del dosso che consente un’ampia visibilità sulla Cala della Reale, si svolta a sinistra per una vecchia mulattiera, seguendo le indicazioni per il castello. Uno spiazzo con una sorgiva naturale, dopo circa un chilometro tra enormi piante di euforbia e calicotome spinosa, indica il parcheggio per biciclette e altri mezzi. Da questo punto il sentiero si fa più impegnativo fino alla sommità della collina.
La salita è un po' ripida ma piacevole ed è frequente in questo tratto l’incontro con le capre selvatiche e con numerosi branchi di muflone. Si arriva al rudere del castello in mezz’ora dalla sorgiva e poi si ritorna sui propri passi. Dal Castellaccio la vista spazia dallo stretto di Fornelli, all’Isola Piana, a Stintino e a tutta la penisola della Nurra. Nei giorni di visibilità è possibile apprezzare le strutture di difesa costiera realizzate nel periodo delle incursioni saracene, collegate con lo stesso Castellaccio.
Lunghezza 8.3 Km Dislivello 212 m Tempo 2h 40 Ciclabilità 80%
Il Sentiero del Granito si percorre lungo la strada sterrata verso est rispetto al piazzale del molo di Fornelli. Al primo stagno retro-dunale, che si incontra dopo qualche centinaio di metri, si tiene la sinistra e ci si inoltra verso l’interno fino ad incrociare la strada sterrata che conduce dal supercarcere di Fornelli alla struttura carceraria di Santa Maria. Arrivati alla sommità della collina si discende verso Punta Barbarossa, incontrando sulla sinistra un piccolo specchio d’acqua, rifugio apprezzato da anatidi e aironi nella stagione invernale.
Superato il vecchio cancello diroccato nei pressi del mare inizia il mondo del granito dell’Asinara, che accompagna l’escursionista per tutto il percorso, in gran parte ciclabile. Si costeggia il mare in un alternarsi di calette, macchia mediterranea, giunchi e piccoli stagni temporanei, fino alle due spiagge di Punta Li Giorri. Qui il sentiero si fa più impervio e si incontrano ben 3 cave di granito, con ancora alcuni attrezzi di lavoro e strutture artigianali di riparo. Nella parte finale, a Cala Sant’Andrea, si costeggia lo specchio d’acqua salmastro e la zona a protezione integrale e si ritorna sulla strada cementata fino a ritrovare il punto di partenza.
Lunghezza 11.2 Km Dislivello 75 m Tempo 3h 30’ Ciclabilità 90%